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Le migliori donne chef d’Italia nel 2025: talento, sostenibilità e territorio

Mar 23

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Le cucine stellate italiane parlano sempre più al femminile. Martina Caruso, Antonia Klugmann e Iside De Cesare sono tra le chef che nel 2025 rappresentano eccellenza culinaria unita a sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio. Tutte e tre hanno saputo innovare pur rispettando la tradizione, portando avanti una leadership femminile in un mondo ancora dominato da colleghi uomini.




Una chef stellata italiana al lavoro in cucina, simbolo di creatività al femminile: Martina Caruso.

Classe 1989, chef del ristorante Signum a Salina (Isole Eolie) – è stata la più giovane chef italiana a ricevere una stella Michelin. La sua cucina esprime “tutti i colori, i profumi e i sapori del Mediterraneo”, coniugando tradizione isolana e innovazione contemporanea​

congusto.com

Vincitrice del premio Michelin Chef Donna 2019, Martina porta nel piatto il sole della sua isola, esaltando ingredienti isolani come il pesce locale, i capperi e le erbe selvatiche in chiave gourmet​

winenews.it


La sostenibilità per lei significa rispetto dei cicli stagionali e collaborazione con i piccoli produttori eoliani.



Martina Caruso - nella sua bellissima isola di Salina
Martina Caruso - nella sua bellissima isola di Salina

Le stagioni nel piatto della chef friulana Antonia Klugmann

Antonia Klugmann, triestina d’origine, è chef-patronne de L’Argine a Vencò, nell’estremo Friuli. Fin dall’apertura nel 2014 ha impostato una cucina fortemente stagionale, basata su ingredienti iper-locali che lei stessa coltiva o raccoglie nei dintorni​

reportergourmet.com

. Antonia è pioniera della sostenibilità reale: approvvigionamento locale, riduzione degli sprechi e utilizzo creativo di ogni parte degli ingredienti sono i suoi mantra​

reportergourmet.com

. Nei suoi piatti, che le sono valsi una stella Michelin e riconoscimenti come i “cappelli” delle guide, si ritrova la biodiversità del Collio goriziano e un equilibrio tra tecnica ed etica. Klugmann incarna una filosofia per cui “la vera sostenibilità non è usare cibi nobili, ma rispettare la natura”, valorizzando tagli poveri e pesci meno noti per non depauperare l’ambiente marino​

reportergourmet.com


Antonia Klugman - la sostenibilità non è marketing
Antonia Klugman - la sostenibilità non è marketing

Iside de Cesare: creatività, determinazione e legame con la propria terra.

Iside De Cesare, chef e anima del ristorante La Parolina di Trevinano (in Alta Tuscia, Lazio), vanta una stella Michelin dal 2009. Nella sua cucina l’attenzione è rivolta alle materie prime del luogo e alla reinterpretazione in chiave moderna dei piatti tradizionali umbri e laziali​

reportergourmet.com

“Equilibrio” è la parola chiave: i suoi menu esaltano i sapori autentici del territorio, dai funghi porcini alle carni locali, con mano contemporanea e grande eleganza​

reportergourmet.com

Di recente Iside ha portato questa visione anche fuori regione aprendo un nuovo locale a Firenze, senza mai tradire le sue radici. Il suo approccio, come quello delle colleghe


Caruso, de Cesare e Klugmann, dimostrano che alta cucina, rispetto dell’ambiente e identità territoriale possono viaggiare insieme. Queste tre chef – diverse per stile ed origini geografiche – sono accomunate da creatività, determinazione e legame con la propria terra, qualità che ne fanno esempi ispiratori per le nuove generazioni in un’alta ristorazione sempre più inclusiva.


ree

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