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Guida MICHELIN Italia 2026: conferme, nuove stelle e un addio eccellente
Nov 20
3 minuti di lettura
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La Guida MICHELIN Italia 2026 è finalmente stata presentata e offre spunti molto interessanti per chi opera nel settore della ristorazione – oltre che per gli appassionati gourmet. In questo articolo analizziamo i numeri, le novità più significative e cosa tutto ciò può significare per ristoranti e hotel che vogliono farsi notare.

Diamo i numeri
Secondo le fonti, l’Italia conferma il secondo posto al mondo per numero complessivo di ristoranti stellati.
Per l’edizione 2026, la guida italiana conta 394 ristoranti stellati: 15 con tre stelle, 38 con due stelle, 341 con una stella. Nell’edizione 2025 la guida registrava 393 ristoranti stellati.
Questo significa che l’aumento per il 2026 è molto contenuto – a conferma di un settore in cui le riconferme sono molte, ma i grandi salti anche più rari.
Tra le allocazioni geografiche, la Lombardia mantiene la leadership in termini numerici (con 64 ristoranti stellati) seguita da Campania, Toscana, Piemonte e Veneto.
Le novità e le “uscite” che fanno notizia
Una delle novità più significative è l’ingresso di un nuovo ristorante a tre stelle: il risultato eleva il numero di tre stelle in Italia a 15.
Inoltre, sono 22 i nuovi ristoranti che ottengono una stella nella Guida Michelin 2026.
Da segnalare: l'uscita della stella per lo chef Gianfranco Vissani (ristorante Casa Vissani) che perde lo status nella selezione 2026. Casa Vissani aveva preso una stella nel 1998 e ne aveva mantenute due dal 1999 al 2019.
Rivivi la serata della premiazione nelle storie sul profilo IG di We Are Food
Cosa significa per il settore HoReCa (ristoranti e hotel)
Il fatto che l’Italia sia al terzo posto al mondo per numero di stelle conferma il grande peso dell’enogastronomia italiana a livello internazionale. Il primo e secondo posto di stelle Michelin nel mondo spettano a Francia e Giappone.
Tuttavia, la crescita limitata suggerisce che ottenere nuove stelle o salire di categoria è sempre più difficile: ciò richiede investimenti in qualità, servizio, innovazione e coerenza.
Per un’agenzia come We Are Food che lavora con hotel e ristoranti, è un’occasione per offrire consulenze mirate: dal posizionamento gourmet alla comunicazione dell’eccellenza, alla gestione degli eventi e all’esperienza cliente, elementi diventati centrali anche agli occhi degli ispettori.
Il caso Vissani è emblematico: anche realtà consolidate possono perdere il riconoscimento se non mantengono gli standard richiesti. Questo è un segnale per tutti i ristoratori: attenzione costante e adattamento al mercato sono fondamentali.
I temi chiave da comunicare per il tuo brand
Eccellenza e riconoscimento: la stella MICHELIN resta un simbolo forte per la reputazione.
Innovazione e sostenibilità: tra le nuove categorie della guida ci sono anche le “Stelle Verdi” che puntano su pratiche virtuose.
Esperienza narrativa: ogni ristorante o hotel può raccontare la propria storia in modo coinvolgente — e noi possiamo aiutare a farlo.
Opportunità nei mercati internazionali (ad esempio GCC), dove l’“italian cooking” stellato è un asset distintivo.
Dulcis in fundo
La Guida MICHELIN Italia 2026 conferma la forza del settore gastronomico italiano, ma al contempo lancia una sfida: non basta avere una storia, è indispensabile continuare a evolvere. Per chi opera nel mondo dell’hospitality e vuole emergere, diventa cruciale scegliere partner strategici e integrati — esattamente quello che We Are Food propone: strategia, visibilità e autenticità nel racconto dell’eccellenza.











